I segreti per scegliere il vetro giusto

Con l’articolo di oggi cercherò di fare un po’ di chiarezza nel variegato mondo dei vetri, un mondo molto semplice, che alcuni serramentisti rendono veramente difficile.

La scelta del vetro deve essere considerata oggi, per certi versi, più importante della scelta dei profili o del materiale con cui vengono costruite le finestre: dipendono infatti dal tipo di vetro sia la prestazione termica che acustica del serramento.

A volte questa scelta viene sottovalutata, dando la precedenza ad altre variabili, non essendo il cliente a conoscenza che, proprio le superfici vetrate, sono le maggiori responsabili dei problemi termici che possono venire a crearsi all’interno delle nostre abitazioni.

Una domanda che mi rivolgono spesso i miei clienti è: meglio il doppio o il triplo vetro?

La ricerca alla massima prestazione termica e acustica ha comportato l’abbandono del vetro semplice – cioè l’utilizzo di una singola lastra – favorendo lo sviluppo del cosiddetto vetrocamera a due o tre lastre.

Fino a qualche anno fa il triplo vetro era una soluzione consigliata per ottenere prestazioni termiche non raggiungibili con la doppia lastra: con l’introduzione di lastre di nuova generazione si riesce a raggiungere prestazioni quasi simili (o migliori) anche utilizzando un doppio vetro.

Come avrai capito, il dato essenziale non è il numero di lastre ma il valore della prestazione – la così detta trasmittanza termica (Ug) – che deve essere il più basso possibile (per un ottimo valore deve essere inferiore almeno a 1,3).

Esistono diverse tipologie di lastra?

Per fermare e riflettere verso l’interno gran parte delle onde lunghe – cioè il calore – negli ultimi anni, è stato applicato un particolare trattamento chiamato basso emissivo, che non è altro che un aggiunta di strati ad un normale vetro, che permette di contenere le dispersioni.

Questa tipologia di lastra però ha un limite, che consiste nel lasciar passare gran parte delle onde corte, risultando poco efficace nel respingere il calore nel periodo caldo dell’anno.

Per evitare un eccessivo surriscaldamento all’interno dei nostri locali d’abitazione è possibile far ricorso a dei vetri particolari detti a controllo solare o “selettivi”, che permettono il passaggio attraverso le superfici vetrate di una sola componente della radiazione luminosa.

Da un punto di vista costruttivo una vetrata selettiva viene realizzata esattamente come una a basso emissivo, con l’unica differenza che il trattamento, invece che all’interno, viene applicato all’esterno.

Pertanto per aree climatiche caratterizzate da condizioni variabili, sia in inverno che in estate, si consiglia l’uso del vetro selettivo (evoluzione di questa tipologia è il 4S, sigla che sta per 4 stagioni).

Basta scegliere uno di questi trattamenti per avere la prestazione richiesta?

No. Ci sono altri 2 parametri essenziali per fare la migliore scelta, il primo e più conosciuto, è la sostanza con la quale viene riempita la camera tra le lastre: oltre alla classica aria, per migliore la prestazione viene inserito il gas: i più usati sono l’Argon e il Kripton. A nostro parere l’Argon è la soluzione più indicata, sia come prezzo sia come durabilità.

Un altro elemento da considerare – sul quale personalmente mi raccomando – è la scelta del materiale da utilizzare per distanziare le lastre vetrate: il famoso canalino. Non deve essere assolutamente di alluminio, materiale ultra conduttore che rischierebbe di pregiudicare la prestazione termica di tutto il serramento.

La nuova generazione di canaline calde (tecnologia denominata “warm edge”), permette la diminuzione, in modo significativo, sia del raffreddamento durante la stagione fredda, sia del surriscaldamento nella stagione calda.

Vuoi sentirti più sicuro nella tua casa?

Innanzitutto va detto che dal 22 maggio 2014 è stata emessa la revisione della norma UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” che regola la scelta del tipo di vetro: tra le novità più importanti c’è l’obbligo, in capo ai produttori di infissi, dell’adozione di lastre interne di sicurezza in classe minima 2B2.

Fate attenzione perché è obbligatorio fornirlo e non è un optional di chi installa le finestre!

Questa tipologia di vetro è già una buona protezione contro i male intenzionati, ma, per migliorare la prestazione, se necessario, consigliamo di mettere almeno da un lato, un vetro composto da 2 lastre di 4mm separati da fogli di PVB di spessore 0,38mm (denominazione del vetro 44.2).

Per il rumore come posso fare?

Se le tue vecchie finestre sono con vetro singolo, la nostra esperienza ci insegna che sostituendole con nuovi infissi, dotati già di vetri come sopra descritti, la rumorosità si abbatte già dell’80% rendendo l’abitazione gradevole e silenziosa.

Nel caso di particolari necessità, consigliamo vivamente di inserire speciali lastre fonoisolanti di elevato spessore, denominate silent: considerate che il rumore non fastidioso per l’essere umano si aggira intorno a 30dB.

Quello che nessuno vi dice però, è che il rumore viene fermato principalmente dalla posa in opera, poiché, dove passa aria, passa rumore: ecco perché non basta cambiare vetri alle vecchie finestre!

Ricapitoliamo

Un finestra moderna deve avere già di serie un vetro che garantisca tutte le prestazioni richieste per un’abitazione confortevole:

  1. termica (lastra basso emissivo o selettivo, intercapedine con gas argon e canalina calda)
  2. sicurezza (doppia lastra con pellicola PVB)
  3. rumore (doppia lastra con pellicola PVB e posa accurata dell’infisso)

Per poter approfondire e fare una scelta consapevole puoi leggere la Guida alle Detrazioni oppure contattarci per un sopralluogo – non ti fidare di chi ti fa un preventivo senza vedere il tuo ambiente, a volte sembra che i venditori si divertano a fare preventivi senza prima interessarsi ai tuoi bisogni.

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